La crisi della Regione Lazio sulle teste dei nostri figli

Gent.le Prefetto,

le scrivo circa il persistente rischio di chiusura (sono ormai 18 mesi ) IRCCS San Raffaele Pisana la struttura riabilitativa dove mia figlia disabile, è seguita ormai da diversi anni.

 

Ad oggi tutte le attività del reparto riabilitativo pediatrico sono rimaste attive, malgrado “il mancato pagamento da parte della Regione e con la possibile aggravante di un ritardo legato alle note vicende regionali. Tutto questo nonostante fosse stato progressivamente elaborato dal mese di agosto ad oggi un accordo per evitare la chiusura dell’attività del gruppo San Raffaele ed il relativo trasferimento fondi.”

 

A fronte di questa delicata ed urgente situazione c’è stata una riunione tra genitori, lavoratori e professionisti dell’IRCCS San Raffaele Pisana in cui si è deciso di chiedere a Lei un appuntamento, riconoscendole un ruolo di unico mediatore possibile in questa fase, così critica.

 

Il nostro, il mio appello di genitore che già deve lottare su molteplici fronti anche per le più piccole conquiste della quotidianità, ma che al tempo stesso deve essere fonte di “saldezza e serenità” per stemperare le tante e forse esasperate emozioni di mia figlia, è quello di riceverci per arrivare, grazie al suo intervento, a una risoluzione immediata dei problemi della struttura San Raffaele e la “costituzione di un tavolo PERMANENTE sui gravi problemi della Disabilità dello Sviluppo, tema che riguarda molte condizioni che riguardano i bambini per tutta la loro vita con implicazioni che se non conosciute o riconosciute avranno delle conseguenze sulla loro qualità di vita e sul piano economico e sociale. Il tavolo deve vedere coinvolti tecnici, genitori e politici per affrontare le iniquità che derivano dal piano sulla riabilitazione della regione Lazio.

 

Quello che le chiedo è quindi di capire “noi” e le esigenze dei nostri figli: non sono NUMERI, ognuno di loro è una persona con problematiche ma anche con mille risorse e ricchezze che la società TUTTA, dovrebbe imparare a conoscere e tutelare come un PUNTO DI FORZA e non di debolezza o unicamente in chiave di COSTI!!

 

La ringrazio per l’attenzione e spero

Simonetta Di Giovanni

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